INFORMAZIONI UTILI
Uzbekistan

E’ il viaggio culturale per eccellenza quello che al momento sembra essere “alla moda”. Ha sicuramente un richiamo alimentato dal mito, pochi sanno cosa e dove sia l’Uzbekistan, ma tutti hanno sentito parlare di Samarcanda, di Bukhara, di Tamerlano.


Situato nel cuore dell’Asia Centrale, è stato nel passato luogo di incontro delle maggiori civiltà e uno dei più vivaci punti di scambio culturale e commerciale tra Oriente e Occidente. Tamerlano, Alessandro il Grande, Marco Polo e Gengis Khan passarono per le città di questo Paese: Samarcanda, Khiva e Bukhara furono infatti punti nevralgici della Via della Seta.


Oggi l’Uzbekistan è un Paese che sta cercando di aprirsi maggiormente al turismo, facendo leva sul fascino della sua storia e delle sue città, ma soprattutto delle sue incredibili bellezze naturali. La vallata di Fergana offre ai visitatori spazi aperti e incontaminati, ideali per escursioni. Le montagne di Tian Shan sono fra le mete più suggestive per gli alpinisti di tutto il mondo. Per i più avventurosi infine vi sono le escursioni a dorso di cammello nel deserto del Kyzylkum e nell’altopiano dell’Ustjurt.  E poi non dimentichiamo i  monumenti, per lo più moschee, minareti e madrasse, ricoperti dalle famose ceramiche di colore turchese. Il paesaggio, con l’eccezione dei giardini molto rigogliosi nelle zone più moderne delle città, è prevalentemente desertico (deserto roccioso e non sabbioso). Fantastico lo shopping, sete, tappeti, ceramiche, soprattutto a Bukhara dove il bazar è ricco, vario e pittoresco.


È repubblica indipendente dal 1991 e il presidente è, da allora, Karimov. Statisticamente la popolazione (25 milioni circa) è per l’85% musulmana, ma si stima che il 10% soltanto sia praticante, non si vede una donna velata, si bevono bevande alcoliche, si mangia maiale. È costituita da varie etnie, uzbeca, tagika, kazaka, russa. Lo stile di vita è un misto di tradizioni comparabili a quelle italiane degli anni ’50 e di modernità. 

FUSO ORARIO
+4 rispetto all’Italia; +3 quando in Italia è in vigore l’ora legale.


VALUTA
E’ il Sum e non è convertibile. 1€ = 2000 Sum. All’ingresso nel Paese è obbligatorio compilare un formulario nel quale si dichiara anche la valuta di cui si è un possesso e che deve essere restituito al momento di lasciare il Paese. Si cambia alla reception degli hotel. Si raccomanda di conservare le ricevute per il cambio di valuta, da esibire, a richiesta delle autorità doganali, quando si esce dal Paese. In base ad una direttiva del governo tutti i pagamenti dovrebbero essere effettuati in Sum, ma Euro e Dollari Americani vengono accettati spesso da negozianti o alberghi. Le carte di credito hanno poca diffusione. Il costo della vita è economico, le spese del turista modeste, una Coca Cola costa circa 0,50 €, mezza minerale anche, la birra varia da 1 a 3 € a seconda dei bar. Un tè 0,25 €.

 

 

 

 

 


LINGUA
La lingua ufficiale è l’uzbeco, ma a seconda delle regioni e dei popoli si parla anche tagiko, kazako, russo. L’inglese non è molto diffuso, solo il personale degli alberghi o qualche negoziante sono in grado di esprimersi in modo semplice.


CLIMA
Occupato per la gran parte dal deserto, il Paese ha un clima di tipo continentale, caratterizzato da forti escursioni termiche diurne e stagionali e da scarse precipitazioni. L’inverno è quindi rigido, tranne nella regione sud-occidentale, dove le temperature si mantengono abbastanza miti. L’estate è invece estremamente calda, in particolare in alta quota, e secca in tutto il territorio.


CUCINA
La cucina uzbeka rispecchia la millenaria storia di quest’area e la sua naturale vocazione mercantile: in essa coesistono e si fondono i più svariati sapori. È possibile gustare piatti propri della tradizione russa e slava (le zuppe, le carni e i pesci di lago e di fiume), abbinati ad altri, tipicamente arabi (i dolci e le spezie). La cucina non è comunque il punto di forza di questo bellissimo Paese. Un pasto tipo è costituito da una varietà di verdure crude quasi sempre condite con aneto che variano, a seconda delle stagioni, dalle rape rosse ai cavoli, dalle zucchine ai pomodori alle carote, più una zuppa, più un secondo piatto nella norma di carne. L’offerta è sempre legata alla stagionalità della produzione a vantaggio della qualità della frutta sempre molto saporita. I piatti tipici sono il plov, vero piatto della festa, uno stufato di riso, carne (di manzo o ovina) e carote,  gli shashlyk spiedini di carni miste simili al kebab, il samsa  torta di pasta ripiena di carne e cipolle o zucca, patate, cavolo, funghi o noci cotte nel  tandyr,  forno tradizionale di argilla, i manty sorta di ravioli ripieni di carne finemente tritata, marinata con molte spezie e cipolla e cotti a vapore,  i Lagman  tagliolini di pasta con sottili fette di carne fritta e verdure. Molto buoni yogurt e frutta secca di ogni tipo. La cucina internazionale non è molto diffusa. La bevanda d’uso comune è il tè verde. Poiché si tratta di un Paese musulmano non vi sono molte bevande alcoliche, anche se è sempre possibile terminare un pasto con dell’ottima vodka.


SHOPPING
Sono molte e curiose le occasioni di shopping:  manufatti in seta, pregevoli e convenienti se paragonati ai prezzi europei, tappeti con il famoso disegno geometrico “bukhara” e altri sia in seta sia in lana, borse in kilim, gioielli in argento, ceramiche variopinte, marionette, tipici copricapi in pelliccia, vecchie foto. L’esportazione d'oggetti d’antiquariato con più di 40 anni è sottoposta a stretta regolamentazione ed autorizzazione del Ministero dei Beni Culturali.

 

ALBERGHI, INFRASTRUTTURE E I SERVIZI TURISTICI IN GENERALE
Un viaggio in Uzbekistan richiede un minimo di spirito di adattamento; l’offerta dei servizi non è sempre all’altezza delle attese se ci si riferisce a parametri europei. Alcuni hotel 4 stelle, sono stati costruiti in periodo sovietico e recentemente solo in parte sono stati rifatti, spesso appartengono e sono gestiti da enti statali con scarsi risultati sul servizio. Esistono numerosi piccoli 3 stelle privati di nuova costruzione, puliti, accoglienti sebbene non lussuosi offrono migliore ospitalità di alcuni 4 stelle e uno standard più che decoroso. Ovvero, la classificazione ufficiale dell’hotel non è sempre sinonimo della qualità del servizio offerto. Le strade sono a unica corsia, tranne alcuni tratti di collegamento con la capitale, e non esiste alcuna autostrada. Inoltre mancano punti di ristoro con caratteristiche consone al gradimento del turista europeo.

 

 

 

 

 

© 2007 Daphne Viaggi.